La storia della cantina ha inizio negli anni ‘50 a Barbaresco, dove la famiglia Giacosa possiede un’azienda agricola. Il vino prodotto dai vigneti di proprietà viene utilizzato principalmente per consumo personale e in parte venduto sfuso, in damigiana.
Donato Giacosa è socio fondatore della Cooperativa Produttori di Barbaresco, nata grazie all’iniziativa di Don Fiorino Marengo, allora parroco del paese, e di 19 intraprendenti viticoltori. Grazie allo spirito pionieristico e alla dedizione dei soci, in breve tempo diventerà una delle cantine più prestigiose della zona e un esempio per le cooperative di tutto il mondo.
Carlo, figlio di Donato, è avviato a una promettente carriera militare nell’aeronautica. Quando il fratello si ammala gravemente di poliomielite sceglie però di mettere da parte il suo sogno per seguire le orme del padre e i curare vigneti di famiglia.
Carlo si sposa con Carla e per due anni continua a lavorare come cantiniere nella cantina sociale dei Produttori di Barbaresco. Gli insegnamenti paterni e l’esperienza acquisita gli consentono di affinare le tecniche e l’arte della vinificazione. In questi anni inizia la costruzione dell’attuale cantina.
La famiglia Giacosa sceglie di non conferire più le uve nebbiolo alla cantina sociale, ma di produrre Barbaresco con il proprio marchio. Sono gli anni del boom di questo vino, che inizia a conquistare consensi e fama a livello internazionale.
Dopo lo scandalo del metanolo, nel mondo del vino si fa strada una nuova sensibilità. Carlo Giacosa è fra i primi viticoltori della zona ad intuire l’importanza della genuinità e della qualità in vigna, per dare risalto all’espressione del vitigno nel suo profondo legame con il territorio.
Accanto alla vinificazione in assemblaggio si cominciano a valorizzare i cru.
Attenzione, rispetto e selezione in vigna sono la chiave per una produzione costante e di qualità. Carlo capisce che il diradamento è il mezzo più efficace nelle mani del viticoltore: la vendemmia 1997 gli darà ragione.
In questo anno entra in azienda il nostro prezioso collaboratore Darko, ormai a tutti gli effetti un membro della famiglia Giacosa
Viene ufficializzato il passaggio di testimone a Maria Grazia, figlia di Carlo, attiva in cantina sin da giovanissima.
Oggi è lei il presente dell’azienda, ponte tra gli insegnamenti della tradizione e un futuro tutto da costruire.
Nasce il logo aziendale, disegnato da un cliente, amico e grafico.
Raffigura la veduta di Barbaresco con l’iconica torre, così come si può ammirare dalla cantina.
Entra in azienda Luca, quarta generazione.
Dopo aver conseguito il diploma da odontotecnico, sceglie di dedicarsi alla cantina e portare avanti gli insegnamenti del nonno Carlo.
In questi anni abbiamo investito nell’acquisto di nuove vigne e nell’ampliamento e ammodernamento dei locali di vinificazione.
Inoltre abbiamo aperto al pubblico la sala degustazione: un luogo d’incontro e convivialità, dove far conoscere i nostri vini ai clienti ed amici che vengono a trovarci.